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Un Natale “diverso”, ma allontaniamo la tristezza

“Basta tristezza” è il titolo  dell’articolo di Sara Gandolfi nella rubrica #Buonenotizie del Corriere della Sera del 15/12/2020 (uno stralcio ne è stato riportato nella Newsletter n. 21). E’ un invito a guardare alle cose positive che nonostante tutto sono accadute e stanno accadendo per portarci fuori da questo orribile incubo (riportiamo l’articolo per intero in fondo a questo pezzo).

Certamente il Natale 2020 verrà ricordato per un lungo periodo e perfino molti di noi con più di qualche primavera alle spalle non ne trovano uno di uguale nei loro ricordi.

Anche nella nostra Associazione come in moltissime, troppe, famiglie in Italia e nel mondo intero, questa Festa che nella tradizione dovrebbe essere sinonimo di pace, gioia, riunioni familiari e di amici, ci coglie distanziati,  con la mascherina, attenti ad ogni contatto, separati dai nostri amici e parenti e soprattutto affaticati da un anno pieno di difficoltà.

E’ vero, è stato un anno difficile, ma anche qui in Acisjf possiamo guardare ad un evento positivo: infatti siamo giunti fin qui tutto sommato senza troppi problemi di tipo sanitario, anche per merito di tutte le persone che vivono e collaborano all’interno della Associazione – personale, volontari, ospiti del Servizio di Accoglienza Educativo Abitativo e della Comunità Educativa Diurna – che hanno sempre rispettato tutte le norme preventive messe in atto per evitare contagi da COVID19.

Così nel preparare questa festa non ci siamo fatti cogliere dalla tristezza e anzi abbiamo cercato di rendere  il Natale delle mamme da noi ospitate e dei loro bambini il più gioioso possibile.

I bambini stessi insieme alle educatrici hanno preparato un bellissimo albero di Natale, sotto il quale hanno trovato un grande pacco pieno di regali per ogni famiglia (nella gallery potete vedere l’albero con i doni e il momento della consegna dei regali). La generosità dei nostri soci e di alcuni simpatizzanti, infatti, ci hanno permesso di consegnare ad ogni famiglia un pacco molto ricco contenente panettoni, giochi e capi di vestiario e di questo non possiamo che essere  enormemente riconoscenti a quanti si sono ricordati delle nostre ospiti e hanno permesso loro di addolcire questo momento.

Grazie a tutti e………..BUON NATALE da tutti noi di ACISJF!

Basta tristezza

Ci aspetta Babbo Natale

Sì, è stato un anno terribile. Per molti di noi, che non hanno vissuto guerra, terremoti o altri eventi catastrofici, probabilmente il peggiore della nostra vita. Ma adesso basta, arriva Natale! Il Babbo avrà pure la mascherina, però possiamo dire a tutti i bambini del mondo che  quest’anno ci sarà. Con le sue amiche renne  e quel pezzo di stoffa davanti alla bocca, un po’ più povero e forse un po’ più vero, perché raccolto e più simile a quel San Nicola da cui cominciò la storia, che si racconta ritrovò e riportò in vita cinque fanciulli rapiti da un oste. E Babbo Natale arriva pure  per gli adulti, perché qualche buona notizia c’è anche per noi. Eccone alcune.

  1. “Gli ultimi mesi sono stati durissimi per tutti noi che lavoriamo in ospedale, ma finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel” è il commento dell’infermiera May Parsons che a Londra ha fatto l’iniezione tanto attesa a Margaret Meggie Keenan, la 91enne che ha ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid (indossava un maglione natalizio, per l’occasione). Nel nostro Paese sono iniziate il 27 Dicembre e speriamo che presto tutti potranno beneficiarne, anche i Paesi più poveri.
  2. La qualità dell’aria in Europa nell’ultimo decennio è migliorata in modo sostanziale, ci informa l’Agenzia per l’ambiente dell’UE, grazie alle politiche locali e nazionali che hanno portato a forti tagli delle emissioni inquinanti, Risultato? Meno 60000 morti premature provocate dal particolato in atmosfera tra il 2009 e il 2018. Il alo è addirittura del 54% oer le morti da NOx.
  3. Siamo tornati a vivere e ad amare le nostre case. Lo confermano vari sondaggi, in tutto il mondo. OnePoll, condotto in America, conferma che il 62% degli intervistati vuole migliorare il proprio spazio abitativo e il 17% ha acquistato mobili nuovi pe rendere la casa più confortevole. E presto, si spera, torneremo a vivere e ad amare anche la nostra socialità, in casa e fuori. Un pensiero, però, va ai 2 milioni di senzatetto stimati dall’OCSE nei Paesi industrializzati; in Italia sono oltre 50000.

Sara Gandolfi; #️Buonenotizie Corriere della Sera 15-12-2020

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