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Diamo significato al 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Questa giornata rischia di rimare una pura ricorrenza priva di contenuto, se non riusciremo a cambiare mentalità agli uomini, alle donne, ai governi di questo mondo. E’, infatti, una ricorrenza che si celebra in tutto il mondo, spesso con manifestazioni di fiumi di persone, con cartelli, slogan, segni di ogni tipo. Si ha tuttavia la sensazione che il 26 novembre già ci si sia dimenticati dei buoni propositi che tali rimangono. E questo non solo in Paesi dove la Donna è mantenuta in una condizione subalterna all’uomo se non addirittura di sottomissione, ma perfino in Paesi dove la Donna ricopre ruoli socialmente riconosciuti.

Certo in questi mesi fa notizia ciò che accade in Iran dove una giovane donna, Mahsa Amini, ha perso la vita dopo essere stata arrestata per “aver indossato il velo in modo non corretto”: questo fatto ha provocato la ribellione, probabilmente inaspettata dal Regime, di ampie fasce della popolazione. Partecipano a queste manifestazioni di protesta donne giovani e non più giovani che si tolgono pubblicamente il velo e si tagliano i capelli per le strade. Ciò che sorprende è che sono affiancate dai loro mariti, fratelli, amici: uomini che hanno evidentemente maturato la convinzione che è ora di cambiare quelle regole che sembrano veramente fuori dal tempo e dalla storia.

Tuttavia anche in Turchia, Paese che sembra più aperto dell’Iran, le cose non sono tanto facili visto che una nostra connazionale è stata arrestata durante una manifestazione il 25 novembre ultimo scorso.

E da noi? 104 SONO LE VITTIME DI FEMMINICIDI NEI PRIMI 11 MESI DEL 2022, una ogni 3 giorni.

Si sa che la violenza per la maggior parte delle volte nasce tra le mura domestiche, quelle mura che tutti noi reputiamo un rifugio tranquillo. Spessissimo le donne stesse non riescono a riconoscere le prime avvisaglie di un atteggiamento che all’inizio può sembrare gestibile e magari modificabile, ma che spesso diventa poi un atteggiamento malato e assolutamente non accettabile, non scusabile.

Talvolta poi sono le donne stesse, che per retaggi culturali o semplicemente per forme di insicurezza personale, tendono a giustificare il compagno e ad incolpare se stesse per l’insorgere di questi atteggiamenti violenti di chi vive accanto a loro e spesso anche accanto anche ai loro figli.

Per tale motivo è necessario che tutte le donne maturino una mentalità nuova, una mentalità che sia in grado di valorizzare gli aspetti più significativi della personalità di ognuna di noi e in generale di quegli aspetti tipici del nostro essere donna.

Per tale motivo quest’anno le ospiti della nostra struttura insieme alle ragazze che in questo periodo frequentano la Comunità Educativa Diurna presso di noi sono state coinvolte in una attività particolare. Si sono scelte alcune parole che dicono L’IMPORTANZA ED IL VALORE DI ESSERE DONNA e se ne è parlato con loro proprio per far maturare l’autocoscienza delle proprie qualità e un modo per affermarsi.

CORAGGIO FORZA VITA EQUILIBRIO RISPETTO CONDIVISIONE RINASCITA SENSIBILITA’ SICUREZZA BELLEZZA LIBERTA’ AUTOSTIMA AMORE DETERMINAZIONE

SILENZIO RESILIENZA

Alla fine delle riflessioni tutte hanno “firmato” il manifesto con le loro mani

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